“Io viaggio da sola” di Maria Perosino

Circa due anni fa, su suggerimento di una cara zia, lessi “Io viaggio da sola”, incuriosita da cosa avrei potuto imparare per i miei futuri viaggi. In anni di singletudine, troppo poco spesso mi sono trovata a viaggiare completamente sola. Più spesso mi sono organizzata con amiche anche loro single, per la paura di affrontare da sola i momenti di difficoltà quotidiana che inevitabilmente accadono.
Viaggiare da sole è stranamente bello, ma bisogna un po’ imparare a farlo
Nelle prime pagine Maria scriveva “viaggiare da sole è stranamente bello, ma bisogna un po’ imparare a farlo”, e così velocemente lessi i vari capitoli e scoprii tante chicche simpatiche. Maria mi fece venire per la prima volta in vita mia la voglia di provare a cenare da sola in un ristorante. Solitamente quel che facevo era di cercare qualcosa da poter consumare senza avere gli occhi di altri che mi potessero osservare per troppo tempo. Utilizzo il verbo “consumare”, perché in quei casi diventava un mero bisogno da soddisfare, negando la possibilità di un meritato pasto comodo, da assaporare e gustare.
E poi imparai da lei a chiedere aiuto, quando ad esempio il carico da portare è troppo pesante. Basta guardarsi intorno e chiedere ad un uomo di aiutarmi, invece che fare la forzuta e tornare a casa con il mal di schiena. Un altro suggerimento che trovo oggi più che mai attuale è di “abbassare la suoneria del telefono” quando sono in treno, ma anche come abitudine generale, per disturbare meno possibile.
La trovai simpatica Maria, mi ritrovavo nelle sue parole, forse perché sono un sagittario come lei, con la voglia di viaggiare nel tempo e nello spazio, la mia testa tra le nuvole e la curiosità che non finisce mai. Quando terminai il libro, andai subito a cercare altri suoi scritti e capire dove l’avrei potuta incontrare. E la sorpresa fu tanta e con essa la tristezza nello scoprire che da pochi mesi si era “disincarnata” (verbo usato nella tradizione Umbanda, in Brasile, per dire che lo spirito ha lasciato il corpo di carne). Mi piace usare questa parola poco usata da noi, perchè trovo che lo spirito di Maria è ancora molto presente negli scritti che ha lasciato.
Viaggio leggera
Ripenso ad alcuni momenti da sola in giro per il mondo, più che a viaggi veri e propri: in Brasile, a 24 anni, nei lunghi spostamenti in pullman per andare a trovare quel lontano parente o un missionario che viveva nell’interno del Paese; qualche pomeriggio da sola a San Francisco, nel 2014 quando andai a trovare mio fratello e infine nel 2016 a Istanbul, ospite di amici, a scoprire questa incantevole città. Viaggio leggera il più delle volte, ho voglia di portare con me lo stretto necessario ma in meno peso possibile. Ma questa è un’altra storia, che vi racconterò…
Se l’articolo appena letto ti ha stuzzicato la curiosità, ecco le informazioni sul libro di cui ho parlato
Titolo: Io viaggio da sola
Autrice: Maria Perosino
Editore: Einaudi
Anno di pubblicazione: 2014
Pagine della versione a stampa: 144
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Io viaggio da sola…. Mi intriga. E me lo prendero’. Lascio qua un altro titolo interessante “solo bagaglio a mano” di Romagnoli Gabriele. Sempre su come viaggiare leggeri in tutti i sensi